Le origini della mia Famiglia

Una breve presentazione...
La mia famiglia proviene da un luogo meraviglioso, il Cilento (per chi non lo conoscesse, si trova in provincia di Salerno)...pensate, a seguito di recenti ricerche ho avuto modo di apprendere i nomi dei miei antenati che vi risiedevano sin dal 1500.
Come testimoniano i contenuti del mio sito, sono molto legato alla mia terra e, in particolare, a quel paese che un tempo si chiamava Rocca dell'Aspro, oggi Roccadaspide.
I miei studi nel campo della storia dell'arte e dell'architettura mi hanno permesso di apprezzare ulteriormente un patrimonio artistico e naturale inestimabile, presente nei miei luoghi di provenienza e, purtroppo, spesso dimenticato.... e ora vi parlo delle mie origini!

I Crescella o Criscella (come ancora oggi il cognome è pronunciato nel gergo dialettale), risultano già nel Regno di Napoli nel 1500, come da notizie documentate presso l’Archivio di Stato di Napoli, così è riportato anche in alcuni vecchi documenti in mio possesso e su alcuni testi, tra cui “Chiesa Baroni e Popolo nel Cilento” di Pietro Ebner".
Una plausibile ipotesi delle origini della Famiglia è che qualche antenato sia giunto dalla Spagna, presumibilmente al seguito di Alfonso V d’Aragona, adottato da Giovanna II di Napoli (rimasta senza eredi), per difendersi dal pontefice e da Luigi d'Angio', offrendogli il titolo di duca di Calabria.
Alfonso V, venuto in contrasto con Giovanna II, nel 1441 conquistò il Regno di Napoli assumendo il titolo di Rex Utriusque Siciliae e, come Re di Napoli, prese il nome di Alfonso I (detto il Magnanimo).
Da recenti ricerche su internet si hanno notizie, nel Regno d’Aragona, di una nota Famiglia di nome“CREXELL”, che, verosimilmente italianizzato, potrebbe essere diventato “CRESCELLA” in napoletano.
Probabilmente poi i Crescella si stabilirono a Roccadaspide quando ai Principi Filomarino fu concesso il Castello di Rocca d'Aspide per la partecipazione alla liberazione d’Otranto nel 1480.
Da ricerche documentate nell’archivio parrocchiale di Roccadaspide, furono numerosi nella prima metà del seicento in “Rocca dell’Aspro” (come il Paese era chiamato in quel tempo), quasi tutti sposati o sacerdoti.
Dopo le calamità del 1656 – la peste, la carestia e le altre conseguenze – si hanno notizie di due soli rami collaterali, di cui un filone si è estinto alla fine del settecento, mentre l’altro si è sviluppato con numerosa prole tra la seconda metà del settecento e la prima dell’ottocento, costituita, però, in gran parte da donne e sacerdoti.
La Famiglia rischiò l'estinzione in concomitanza della caduta dei Borboni, di cui erano seguaci, poiché l’unico nipote maschio del notaio Giuseppe, che aveva lo stesso nome del nonno - Giuseppe -, fu costretto a interrompere gli studi alla morte del padre, essendo l’ultimo nato dopo sette sorelle.
Alla fine dell’ottocento, con i figli di Giuseppe, la famiglia si riprese e, nella metà del secolo scorso, si divise in due rami, che diedero origini alla mia famiglia e a quella di mio cugino Ennio.
L’attuale Casa Crescella in Roccadaspide si trova sulla Piazza della Chiesa dell’Assunta, al lato del Conservatorio. Su di un fregio, chiave dell’arco del portone, è inciso il nome del Notaio Giuseppe Crescella e la data 1781. Questo mio avo ebbe ben quindici figli.
I miei Antenati, da notizie tratte negli archivi Parrocchiali e Comunali, tra sacerdoti e appartenenti alle istituzioni borboniche, parteciparono alla vita attiva della cittadina.
Non ho mai trovato in Italia altre persone col cognome “Crescella” oltre a quelle riportate nell’allegatoalbero genealogicoSolo recentemente, navigando su Internet, ho scoperto molti “Criscella” negli Stati Uniti.
Ho appreso che i “Criscella” in America hanno un unico antenato emigrato nella seconda metà dell’ottocento dalla Provincia di Salerno.
Se qualcuno ha altre notizie su “Crescella” o “Criscella”, mi farebbe piacere conoscerle: E-mailenzo@crescella.it.


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